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Il serpente dell'Essex di Sarah Perry


covert Il serpente dell'Essex Sarah Perry

Recensione Il serpente dell'Essex, Sarah Perry (Neri Pozza)

Lullaby: Theme della serie tv "Sherlock"



"Il serpente dell'Essex" è il secondo romanzo di Sarah Perry, autrice britannica che nel 2014 ha esordito con "After me comes the flood" (non tradotto in Italia).

Nella Londra di fine '800 Mrs Seaborne ha da poco sepolto il marito Michael, un compagno violento e abusivo.  Insofferente alle imposizioni sociali, che la vorrebbero una vedova affranta, stretta in abiti pomposi e dedita a coltivare il proprio dolore, Cora decide di abbandonare la città e visitare Colchester, una cittadina nella contea dell'Essex, per coltivare la passione naturalista sulle orme della sua grande musa ispiratrice: la paleontologa Mary Anning.

Ad accompagnarla il figlio Francis, un ragazzino taciturno e stravagante che ama collezionare piccoli oggetti, e Martha, proveniente da una famiglia dai radicati valori socialisti e assunta anni prima come tata del bambino, divenuta negli anni una carissima amica di Cora.

Giunta nell'Essex, abbandonati abiti e modi da nobildonna che l'hanno sempre messa a disagio, viene per la prima volta a conoscenza di una diceria che ha preso piede tra i popolani e terrorizza i villaggi insediati lungo il fiume Blackwater: un mostro dalle grandi ali nere, assetato di sangue, si nasconde nelle paludi salmastre e ha già fatto tre vittime. 
Pamphlet 1669 sul mito del serpente dell'Essex  conservato alla British Library in "Companion into Essex"
Pamphlet del 1669 ("Companion Into Essex", British Library)
che ha ispirato l'idea del libro "Il serpente dell'Essex"
Per gli abitanti del luogo è un segno dell'ira divina; qualcuno ha peccato e il serpente - che non appare per la prima volta in quelle terre - è stato inviato come monito e punizione. Cora Seaborne è di tutt'altro avviso: sa bene come la Terra sia popolata da specie ancora sconosciute e, in alcuni casi, credute perdute secoli prima. Più che di competenza dei curatori di anime, la questione le sembra di interesse del British Museum.

Grazie a due amici di vecchia data,  gli Ambrose, entra in contatto con la famiglia Ransom: William, il vicario del luogo, Stella, la sua bellissima e cagionevole moglie, e i loro tre figli. La comunità in cui vivono è terrorizzata dal serpente che vive nelle acque del Blackwater: nessuno si avvicina più alle sue rive dopo il tramonto e ai bambini non viene permesso di giocare fuori casa quando fa buio. Qualcuno prova persino rituali pagani per allontanare il mostro. Ma William non ha alcuna intenzione di supportare queste dicerie, sintomo di ignoranza, più che di fede.

Tra fede, ragione e sentimento


Le sue opinioni si incontreranno e scontreranno con quelle di Cora, emblemi di due correnti di pensiero che forse si credono più distanti di quello che sono realmente. Paradossalmente è Cora, la donna razionale, anticonvenzionale e controcorrente a credere - a suo modo, ovviamente - all'esistenza del serpente, mentre William, l'uomo di fede, si rifiuta di dare corso a quelle dicerie e tenta in ogni modo di soffocarle.

"Pensate - pensate davvero intendo - che esistano solo due alternative? Che la fede escluda la ragione, e viceversa?"
Il serpente dell'Essex, Sarah Perry

Quanto al lettore, è inevitabilmente pronto a parteggiare ora per William ora per Cora. Spinto di continuo dall'abile narrazione di Sarah Perry a credere che il serpente esista e, subito dopo, che sia solo frutto di fervida immaginazione (o di un estremo senso di colpa). Ho cambiato idea almeno cinque volte. La verità sul mostro - e sul romanzo: è un fantasy sì o no? Me lo so sono chiesta altrettante volte - sarà però svelata solo alla fine. 


"Non siete come vi avevo immaginata" le disse ancora
"Nemmeno voi " rispose Cora guardandolo negli occhi mentre cercava di resistere a un curioso attacco di timidezza. [...] "No, nemmeno voi: avevo immaginato un parroco grasso e pomposo, con una moglie magrissima e fragile e dei figli devoti all'eccesso"
Il serpente dell'Essex, Sarah Perry

Sarah Perry autrice Il serpente dell'Essex Foto di Jamie Drew
Sarah Perry © Jamie Drew
Il finale è tutt'altro che scontato, al di là del mistero che si cela tra le acque del Blackwater. Tutte le storie, quella di Martha e delle sue battaglie socialiste, del suo facoltoso amico Spencer e della Peste, il medico che ha assistito il marito di Cora e che ne è profondamente innamorato, di William e della sua amicizia con Cora troveranno una conclusione per nulla scontata. Mi piacciono i libri che non cercano un lieto fine tradizionale a tutti i costi. Questo ha inoltre il merito di non lasciare troppo l'amaro in bocca.


I miti dell'Essex: da dove è nata la leggenda del serpente


Leggendo i commenti finali della scrittrice e la sua biografia ho anche scoperto non che lei stessa è nata nell'Essex e che la leggenda di un serpente cui è ispirato il romanzo ha radici molto lontane. In un'intervista pubblicata sul sito "Il Libraio" ha dichiarato di essere venuta a conoscenza del mito dal marito che in quel periodo stava leggendo un saggio sui miti locali ("Companion Into Essex" secondo quanto dichiarato dall'autrice sul sito della British Library nell'articolo "On the trail of the Essex Serpent")

Un giorno, durante una gita in campagna, siamo passati davanti a un cartello che indicava la cittadina di Henham e mio marito, che in quel periodo stava leggendo un saggio di storia locale, mi chiese se avevo sentito parlare del serpente dell’Essex. Fu lui a raccontarmi che nel 1669 era stato avvistato un mostruoso serpente, che minacciava il villaggio di Henham e l’area circostante.
Sarah Perry su Libraio.it

Buona lettura! :)

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