Le sfide di Apollo - La profezia oscura di Rick Riordan
Note speciali: Cronaca della fine di una storia
Lullaby: Cartoon Heroes degli Aqua (immaginate Apollo che la canta xD)
Editore: Mondadori|Trad. Baldinucci-Melosi| Anno: 2017|pp.328Le reti possono essere delle trappole.Ma possono anche essere delle reti di sicurezza. Devi solo capire quando saltare.Le sfide di Apollo - La profezia oscura, Rick Riordan, p.150
Ho aspettato un po' per leggere "La profezia oscura". Il libro è uscito a maggio, ma allora avevo altro da leggere e poi ho dovuto attendere che rientrasse dal prestito nella mia biblioteca. Non compro mai tutti i libri che leggo, tanto meno quelli che fanno parte di saghe lunghissime che non ho intenzione di avere per intero nella mia libreria. Della saga di Riordan, forse (e dico forse) avrei comprato solo "Gli eroi dell'Olimpo" (quella dove semidei greci e romani si incontrano per la prima volta), ma sicuramente non "Le sfide di Apollo" di cui fa appunto parte "La profezia oscura", sequel de "L'Oracolo nascosto". Allora perché lo hai letto? Perché, nonostante io invidi profondamente chi non soffre della sindrome da lettore seriale, non riesco a mollare così facilmente le vicende dei personaggi, anche se ho iniziato a seguirli moltissimi anni prima. Magari le cose stanno cambiando, ve ne parlerò dopo.
Proprio così, caro lettore.Io il passeggero più importante, il giovane che un tempo era stato il glorioso dio Apollo, ero costretto a sedere in fondo al drago.Le sfide di Apollo - La profezia oscura, Rick Riordan, p.8
Apollo è ancora un povero, brufoloso, privo di poteri mortale di nome Lester Papadopoulos. Dovrà affrontare ogni sfida, come i semidei che per anni ha spinto a imprese impossibili, se vuole che Zeus lo riporti al suo stato divino. La sua missione: quella di liberare gli Oracoli dalla minaccia del triumvirato, tre imperatori romani che intendono dare il via a una nuova era e mettere fine al dominio degli dei. Dopo Nerone, stavolta Apollo dovrà affrontare una sua vecchia conoscenza: Commodo, che prova un odio profondo e molto personale verso il dio del Sole. Il destino del mondo è nelle mani di un ex divinità egocentrica trasformata in un adolescente. Fortuna, che al suo fianco avrà Leo Valdez e Calipso ad aiutarlo e di tanto in tanto prenderlo a calci.
Chi non è un lettore seriale difficilmente può capire, ma solitamente io non ho difficoltà a ricordare cosa è accaduto nei libri precedenti, entrare immediatamente nel clima della saga. Riordan è un'eccezione. Per quanto le avventure di Percy, Annabeth, Jason, Piper, Nico mi divertissero, ho sempre trovato i suoi libri estremamente caotici.
In particolare, la situazione è peggiorata drasticamente quando ha allargato il panorama divino al mondo romano: i mostri - già troppi - si sono moltiplicati a livello esponenziale insieme alle divinità minori citate, gli orizzonti geografici in cui si svolgono le vicende si è allargato a dismisura. Non è che io non abbia mai avuto a che fare con saghe piene zeppe di personaggi, ma Riordan mi mette davvero in difficoltà. Più che ricca, la saga mi sembra affollata. Se poi penso che in questo libro fa anche accenno a un nuovo pantheon divino e potrebbe approfondirlo in seguito, ho i brividi.
Avanzammo a fatica verso l'estremità opposta del canale.
Se avete mai provato a camminare immersi in un torrente rapido, sapete quanto sia difficile. Ma se ci avete provato, posso chiedervi perché?
Le sfide di Apollo - La profezia oscura, Rick Riordan,p.166
Di positivo ho sempre apprezzato l'ironia dei dialoghi e l'approccio egocentrico di Apollo alla sua nuova vita, in un certo senso, è un divertente commento fuori campo come quando davanti a un film horror dal divano gridate "no, quella porta no!". D'altra parte, sono pochissimi i personaggi di cui è facile riconoscere "la voce" e non ditemi "è un libro per bambini", perché anche Harry Potter lo è. Sicuramente, credo potrebbe avvicinare i bambini e i ragazzi alla mitologia (che io amo alla follia), ma consiglierei soprattutto la prima saga: molto più lineare e chiara nelle vicende.
In conclusione, con "La profezia oscura" credo si chiuda il mio rapporto da lettrice con Rick Riordan e i suoi semidei. L'ho sempre considerato una lettura più che altro divertente e rilassante, ma mi sa che, come direbbe la Cinquetti, "non ho (più) l'età".
Angie
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